Adesso è sicuro il diritto al rimborso

Come abbiamo già scritto, la decisione definitiva sull’assoggettabilità a Iva della Tia sarebbe arrivata dalla Corte Costituzionale.

Ebbene, la Corte Costituzionale si è espressa confermando le previsioni: “In sesto luogo, infine, un altro significativo elemento di analogia tra la TIA e la TARSU è costituito dal fatto che ambedue i prelievi sono estranei all’ambito di applicazione dell’Iva. Infatti, la rilevata inesistenza di un nesso diretto tra il servizio e l’entità del prelievo porta a escludere la sussistenza del rapporto sinallagmatico posto alla base dell’assoggettamento a iva ai sensi degli articoli 3 e 4 del DPR 633/72 e caratterizzato dal pagamento di un <> per la prestazione di servizi”.

È un estratto della sentenza della Corte Costituzionale n. 238/2009, depositata il 24 luglio. Adesso non vi sono più dubbi sul diritto al rimborso. Rimane, tuttavia, il limite dei cinque anni, in contrasto con le aspettative di un rimborso decennale, che sono state erroneamente provocate dalle notizie inesatte pubblicate altrove.

Presto metteremo a vostra disposizione gli strumenti per consentirvi di presentare l’istanza di rimborso. Stiamo cercando anche di organizzare un servizio di consulenza gratuito via mail per coloro che dovessero avere qualche dubbio.

Alcuni dei contenuti del sito (tra cui i moduli per l’istanza di rimborso) sono stati ritirati poiché si sta provvedendo al loro aggiornamento in funzione della citata sentenza della Corte Costituzionale.